Thais Bernardes punta all’estero

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Thais Bernardes punta all’estero

 

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Uniscono la manodopera italiana alla tradizione brasiliana le creazioni di Thais Bernardes gioielli. La capsule Cipò, il cui nome deriva da una pianta tipica delle foreste considerata sacra dagli indigeni dell’Amazzonia, ne è l’ultimo emblematico esempio. Sono state infatti proprio le sue radici a spingere la giovane imprenditrice a dare vita nel 2015 al suo omonimo brand di gioielleria, dal gusto etnico ed elegante, un’armoniosa fusione tra Made in Italy ed heritage brasiliano.

«Quello per la gemmologia è un interesse che ho sviluppato autonomamente. Le pietre della mia regione d’origine, lo stato del Minas Gerais, mi hanno sempre incuriosita», ha raccontato a MFF la designer brasiliana. «Ho sempre avuto voglia di costruire qualcosa, di lasciare un segno. Tutto è nato parallelamente alla mia professione di modella durante un viaggio in Brasile dove, durante le vacanze, ho iniziato a studiare le pietre e il business dei gioielli. Inizialmente, lo ammetto, è stato difficile conquistare il mio spazio e sopratutto il rispetto dei fornitori e dei clienti».

In questi primi cinque anni i prodotti del marchio, interamente realizzati in Italia in argento, oro e pietre preziose e semi-preziose, si sono ritagliati uno spazio di rilievo all’interno di importanti eventi fieristici del settore quali VicenzaOro nonché, a livello retail, nelle gioiellerie del Paese e in un corner al secondo piano del Brian & Barry building di Milano.

La strategia dell’azienda guarda ora all’espansione nel mercato europeo e negli Usa. «Al momento stiamo collaborando con numerosi rivenditori e retailer diretti per consolidare la presenza del brand nei canali più tradizionali, ma è anche vero che l’e-commerce sta crescendo sia come canale strategico per le vendite che come supporto all’internazionalizzazione del business», ha specificato Thais Bernardes, proseguendo: «Abbiamo stretto accordi produttivi importanti e stiamo lavorando a una strategia di sviluppo commerciale che punterà molto nel mettere il consumatore finale al centro di ogni attività. Il primo vero obiettivo è proprio quello di trovare il partner giusto per consolidare questo progetto». (riproduzione riservata)

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